Ha la passione dell'imprevisto. È un Dio in agguato

A volere essere sinceri, non si segue mai una persona. Poiché la si ama in profondità, si sceglierà d’incamminarsi sul suo stesso sentiero: «Chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me». Il Cristoddìo, l’uomo delle pretese feroci, quando può cerca sempre di dissuadere dall’imitarlo: “Attenzione alle imitazioni!” sembrò dire a quel giovane che, pur ricco, non riuscì a barattare la sua ricchezza per la felicità eterna. Ad essere sinceri, nemmeno ci incoraggia a seguirlo ad occhi chiusi, come fosse un leader qualsiasi: “ Gli uomini han delle pretese giganti per dei progetti piccolissimi” sembra sussurrare a chi, stando in ginocchio, sta valutando i pro e i contro dell’andargli dietro. A divertirlo – perchè al Cristo dei Vangeli il divertimento non fa assolutamente schifo – è il continuare a sollevare degli ostacoli, a porre freni, a soffiare contro gli eventuali candidati alla sua sequela. Rimandando ciascuno alla propria libertà. Il che è come dire: “Siccome nessuno è obbligato a seguirmi, queste sono le condizioni perchè una sequela possa dirsi tale”. Nessuna pretesa, dunque, di cambiare la vita a coloro che decideranno di abbandonare casa, campi, trattori e cuori per star appresso all’uomo senza nessuna casa: semplicemente, di suo, ci mette l’umiltà di volerci entrare. Bussando: “Scusate: all’inaspettato è permesso?” Satana, lurido, usa il piede di porco per scassinare le case: passa in velocità dall’attesa alla pretesa.

Quelle di Cristo sembrano pretese ma, in fondo in fondo, sono solamente dei consigli per fare in modo che la vita abbia un senso. Che la vita acquisti una percentuale di significato che solo il Cristo riesce a proporre. Li riconosci subito i consigli del Cristo dalle pretese del demonio: il primo non ha nessuna fretta di darti una lezione, il secondo ha l’urgenza che tu firmi il contratto perchè, se solo lo leggi nei particolari, scopri che è tutta una grande bufala: non si è mai sentito che, in natura, si possa raggiungere la cima più alta di una catena percorrendo soltanto una discesa mozzafiato. Eppure Satàn va dicendo proprio questo: “Non puoi pretendere profondità da una pozzanghera” risponderebbe il Cristo a chi gli chiedesse consiglio in merito alle bufale dell’avversario. Lui, da parte sua, mette le cose in chiaro: chi ha voglia di andargli dietro, calcoli l’inaspettato, metta in conto di sistemarsi il mondo contro, non consideri nessun’altra compagnia di quella che gli promette il Cristo seguito. Che, promettendola – e promettendola inizia a garantirla – ne invoca l’assolutezza. Fino a lisciare l’assurdità: «Chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà». Perdersi completamente per ritrovare se stessi, incontrando Lui: nessuna pretesa fu mai più ambiziosa.

Certe volte pretendiamo troppo dagli altri: tipo che usino il cervello, quanto meno. Poi, forse, pretendiamo pure delle lodi per ogni buona azione che viene compiuta da noi, senz’accorgerci che è come invitare a pranzo qualche amico e alla fine del pranzo presentargli il conto. Con Cristo, invece, sembra proprio che funzioni l’esatto contrario: nessun’altra pretesa se non quella di invitare a tenere desta l’inquietudine del cuore. “C’è un di più nascosto apposta per te – sembra essere il non detto di queste righe -. Vieni a scoprirlo? Abbandona ciò ch’è noto per ciò che ancora non lo è”. Qui, ogni parola, si porta addosso la voglia di stare dentro il finito e, contemporaneamente, il bisogno di andare via, oltre. Perchè tu senti che la vita, com’è, non ti basta più: vuoi qualcosa di più grande, di oltre, di più largo. Il prezzo proposto è ingente, è un invito a mandare in bancarotta le proprie misure, i propri affetti, le proprie comodità. C’è una croce da imbracciare al posto delle armi e dei cuscini. E’ un chiaro invito a navigare nella tempesta. E la tempesta è una verifica: lì, coi chicchi che piovon come uova, resterà chi avrà il coraggio di guardare il tuo vuoto con tenerezza, senza pretendere di riempirlo.

Parole che sono come un manuale d’uso per epoche tempestose: quelle in cui pensi di avere tutte le risposte e la vita, all’improvviso, ti cambia le domande.

(da Il Sussidiario, 1 luglio 2023)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa» (Vangelo di Matteo 10,37-42).

4 risposte

  1. Grazie don Marco. Anch’io mi trovo in una tempesta inaspettata che ha abbastanza sconvolto la mia vita. Il Signore mi dà la forza per attraversarla,lo sento, ma troppo spesso mi faccio sopraffare dai consigli di chi mi vuole bene e soffre nel vedermi soffrire. “Lasciala stare al suo destino, lascia stare” Ed io per un po’ seguo i consigli, ma il Signore mi riprende per i capelli e mi guida. È difficile essere costante nell’aiutare chi, in fondo, non riesce a recepire l’aiuto. Ma dentro di me so che è la strada da percorrere e che è molto faticosa.

  2. Grazie don Marco.
    L ‘ inquietudine c’è; in questo momento manca l’energia per alzarsi e incamminarsi e mi limito a leggere pensieri belli, preghiere nuove con qualche lacrima, nell’attesa speranzosa…….
    Buona domenica, Lorella

  3. Bellissima spiegazione. Più chiaro di così.. buona domenica don Marco. E Sempre grazie 🙏❤️🙏

  4. Certamente è un Vangelo molto difficile da assimilare e digerìre, perché tocca i più grandi affetti del cuore; quindi sei portato a tergiversare, a pensare che l’esposizione non sia chiara. Come puoi pensare di lasciare la tua famiglia, i tuoi figli? Ecco che allora o fuggi o inizi a cercare un significato nascosto, ti scervelli pensando che nella Sua bontà non sia possibile che Gesù ti chieda certe cose; ecco che allora trovi un significato che speri sia giusto: mettere al centro della tua vita, alla quale sono direttamente collegati i tuoi cari, la buona novella nel rispetto degli altri in tutto ciò che è bene e che proviene dai Suoi insegnamenti. Perché nella Sua Parola c’è una spiegazione di ogni cosa! Spero di non sbagliare!!!

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