Se passi,
in poche parrocchie a Padova troverai scritto: "Chiuso per ferie" dal 10 giugno
al 9 settembre. Perché d’estate la parrocchia non va in vacanza. All’ombra di
un campanile o sul verde di un prato, in un centro parrocchiale o in una casa
autogestita, nella storia di una città o nel silenzio delle montagne… l’estate
rappresenta la "prova del nove": 90 giorni di sole, di cuore e d’amore per
caricare di ottimismo la quotidianità della parrocchia.

Cosa fare d’estate? "Cammina. Conta le stelle. Sogna
ad occhi aperti. Leggiti un buon libro. Chiediti perché delle cose. Ridi di te
stesso davanti allo specchio. Sorridi a tutti. Accetta un complimento. Canta
mentre fai una doccia. Ringrazia Dio per il sole. Lasciati illuminare dalla sua
Parola. Dai una rinfrescatina al tuo cuore. Ascolta ciò che dica. Saluta il tuo
vicino di casa. Abolisci la parola "rancore". Dai un consiglio ad un amico. Fai
sentire "benvenuto" chi ti è antipatico. Convinciti che non sei solo. Fai un
favore con generosità. Per oggi non ti preoccupare. Permettiti di sbagliare.
Pratica il coraggio delle piccole cose. Prendi posizione di fronte al male.
Esponi la tua anima alla luce della Parola. Vivi tutto in compagnia di Dio. Che
il sole brilli nella tua casa e vi porti luce e calore. Che il volto dia sereno
e in pace e un sorriso brilli sempre sul tuo volto.
Il Signore sia un raggio di sole quando le difficoltà
e la fatica oscureranno la meta. Riscaldi il tuo cuore rendendolo forte e
generoso. Ti spezzi il pane della festa e il vino della gioia, perché tu possa
acquistare l’energia più potente del mondo: l’amore. Allora tu diventerai un piccolo sole per altri, sarai un
cuore che regala amore, rendendo felice qualcuno" (L. Guglielmoni – F. Negri).

Vorrei poter inserire quest’augurio di sfuggita negli
zaini colorati dei ragazzi e delle ragazze che in questi giorni stanno
svuotando le scuole. E’ la gioia di un giovane prete che condivide assieme a
loro e con loro la fatica moderna e la bellezza pesante di essere cristiani
oggi! Con una certezza: "Nino, non aver
paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si
giudica un giocatore. Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla
fantasia"
(F. de Gregori).
Una piccola carovana nel deserto dell’estate alla
ricerca di Dio.
Perché nemmeno Dio d’estate va in vacanza!

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