Ha la passione dell'imprevisto. È un Dio in agguato

pexels photo 207779

Arthur Rubinstein, pianista polacco di fama internazionale vissuto fino al 1982, un giorno ha detto: “Non dirmi quanto talento possiedi, dimmi quanto lavori sodo”.Ciò che più mi affascina di un atleta famoso non è il numero di titoli conquistati, quanto tutto ciò che vive dietro le quinte e che non si vede davanti al pubblico o sullo schermo. Dietro al palco in cui mette in mostra le proprie prodezze e abilità, si nascondono retroscena fatti di sacrificio, impegno, sudore e ostacoli. È un fil rouge che accomuna ogni vincente: la passione, la cura del dettaglio, la resilienza rispetto a ciò che la vita o l’ambiente di provenienza gli hanno fatto vivere; tutto ciò fa la differenza tra un primo e un secondo posto. Questa é la stoffa del vero campione: l’attenzione maniacale per il particolare, le infinite ripetizioni di ogni singolo gesto tecnico fino a raggiungerne la perfezione, la mentalità, i valori, le scelte, l’alimentazione. Tutto l’essere viene coinvolto. Non si tratta solo di talento agonistico ma di diventare modelli come uomini. Qualsiasi documentario che racconta le gesta di un famoso atleta dicono questo: Cristiano Ronaldo è uno “stakanovista degli allenamenti” come lo definisce un mental coach in un’intervista e un “leader”, il ciclista Bartali racconta come “Pur di accumulare chilometri, si alzava anche di notte” (Leo Turrini) e tutti ne conoscono le gesta eroiche durante la seconda guerra mondiale, infine, il più grande giocatore di basket di tutti i tempi, Michael Jordan, “Capì che la sua classe era un dono e che il gruppo ne era il vero beneficiario. Il segreto di ogni squadra vincente consiste nel portare alla luce il talento di tutti i giocatori e nella seconda parte della sua carriera, Jordan fu più generoso e altruista, più disposto ad aiutare i compagni a diventare migliori: fu questa consapevolezza a farne il più grande di ogni epoca». E chissà quanti altri atleti di cui non conosciamo la dedizione, la pazienza e la passione hanno provato e riprovato e riprovato ancora. É testardaggine, è orgoglio, è sicuramente desiderio di vincere, ma è anche passione, vocazione, riconoscere di essere venuti al mondo per fare questo e perciò farlo bene, fino in fondo, al massimo.
Gesù, uomo fino al midollo, non è stato da meno. Nei giorni della Pasqua ci ha continuamente ripetuto di guardare a Colui che è stato trafitto, Ci ha chiesto insistentemente di contemplarLo e di lasciarci mostrare come si diventa atleti olimpici ma di una nuova disciplina: l’Amore. Non ha perso nemmeno un’occasione per allenarsi ad amare, per essere il primo sul podio. Non per vanto ma per missione, per vocazione, per non poterne fare a meno. Si è inginocchiato fino a terra per lavare 24 piedi sporchi, ha intinto il boccone della più profonda amicizia e intimità per il traditore, non ha perso la possibilità di compiere, in pieno arresto, l’ultimo miracolo all’orecchio mutilato del servo, anche se processato ingiustamente ha acciuffato al volo l’occasione per far diventare amici Erode e Pilato, ha ridato la vita a Barabba oramai condannato a morte, ha consegnato a Maria l’intera umanità e a Giovanni una discendenza di fratelli che non avrà fine. In così poche ore ha disseminato gesti d’amore a piene mani. Si era allenato una vita intera ad amare tanto che gli sarebbe stato impossibile fare diversamente; il dna si era trasfigurato a tal punto da uscirgli naturale e spontaneo ogni parola e ogni gesto. Un atleta trasformato dall’Amore e per Amore.
Tutto è compiuto”, tutto è stato portato a termine. È questo l’urlo di felicità di un Uomo che sa di aver ottenuto la vittoria più grande: la Vita sulla morte. Il gradino più alto del podio dell’Amore sull’egoismo, l’indifferenza e l’incredulità.


Fonte immagine: Pexels

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy