coraggio.jpgC’erano una volta i bambini. E adesso? Vicenza – 6 anni di reclusione e 100.000 di "risarcimento danni" per violenze sessuali perpetrate alla sua bambina. Prete cacciato dall’America per pedofilia celebra messa in una comunità vicentina e tutela: "No sex, believe me". Roma – Arrestato parroco per presunti abusi in oratorio. E poi Brescia, Terni, Boston, Friburgo, Losanna. Una geografia che corre impazzita su meridiani e paralleli planetari a consacrare la folle pazzia dell’ormai perduto erede dell’homo sapiens.
C’erano una volta i bambini. Bambini che – scarabocchiando – coloravano, riscaldavano, dipingevano sfumature di vita sulle porte delle case. C’erano, orgogliosi d’esserci: capolavoro minuscolo e minuziosa briciola di cielo per nascondere l’inestimabile enigma della vita. Bellezza e innocenza, poesia e spensieratezza, tenerezza, trasparenza e appassionante passione. Un giorno la bellezza salverà il mondo: vogliamo crederci al Dostoevskji romanziere. Ma nell’attesa non possiamo screditare i nostri occhi: la bellezza dà noia al mondo! Nello specchio dell’età adulta c’è l’immagine di quand’eravamo bambini che molesta la nostra supponenza. Tra le due, tutta la fatica di una vita spesa a perdere con ridicola fatica la purezza di quell’abbaglio primitivo. Eppure là è rimasta depositata la soluzione dell’esistenza. Persa quella, l’aritmetica s’arresta. L’ha assicurato il Garante per la Vita: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenute nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli" (Mt 11,25). Insabbiata la voce dei piccoli, dove andremo a stanare le parole originali? L’uomo adulto è intelligente e perspicace; inventore, creatore e ideatore; dotto, sapiente e lungimirante. Nessuno lo mette in dubbio: ma se Dio decide di nascondere qualche cosa, chi la potrà trovare? Penso che pure Lui, Geometra dalle prospettive scomode, avverta la tristezza nel vedere che l’uomo si dà troppe arie. E ha deciso di giocare pure Lui: facendo banda con i piccoli, gli ignoranti, gli indifesi e diventando il sovvertitore dei nostri teoremi ben dimostrabili.
Ficcandoci nella nebbia!
C’erano una volta i bambini. E oggi diventano scomodi. Così scomodi che, rovinandoli, li vorremmo mettere a tacere. Senz’accorgerci che, a nostra insaputa, ci stanno facendo svergognare in mondovisione. Perché la nostra intelligenza non è riuscita a scoprire ciò che essi, per predilezione divina, possiedono da sempre.

Bambini, abbiate a scusarci se vi trattiamo da imbecilli!

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