Roma
Termini: intasata. Ciampino: ritardo su tutti i voli. GRA, altezza Via Aurelia:
coda di tre km in direzione centro. Clacson nervosi, automobilisti impazziti,
strade troppo piccole per sogni megalomani: ogni anno la Befana regala attimi di suspence ad una città anelante
all’eternità. Riparte il quotidiano vivere dopo un "sabato del villaggio" in
versione extra – large per la nascita di un Bambino dalle pretese universali.
Frigoriferi svuotati, conti bancari infiacchiti, pensieri sommersi da eventi
faticosi da leggere: la morte di Benazir Bhutto, l’ apprensione del Kenya
africano, la love story Sarkozy-Bruni, la preghiera della Chiesa per gli abusi
dei suoi preti, l’inflazione che fa abitare il lastrico a milioni di italiani.
E poi il tempo che se ne va, la spesa che sale e il salario che scende, la
pazienza che s’accorcia e il nervosismo che s’ingigantisce. La voglia di
scappare e la necessità di rimanere. Suoni, profumi e odori di una terra da
abitare. Nasce oggi "Con i piedi per
terra", zona di speranza per chi s’appassiona nel tessere trame da protagonisti
nei meridiani e paralleli dell’esistenza.
Non tre a metri
sopra il cielo: ma sulla terra! Senz’annoiarsi: perché risulta che gli sbadigli
abbiano danneggiato la storia più di tutte le polveri da sparo.
L’uomo,
per dormire sonni tranquilli, s’è inventato la befana. L’Epifania ha rilanciato
il suo pungolo: chi s’inginocchia di fronte a Dio saprà stare in piedi davanti
agli uomini.