Ha la passione dell'imprevisto. È un Dio in agguato
Brezza gentile

Viviamo un tempo in cui l’odio, l’aggressività, l’egemonia e la prevaricazione sembrano amplificati. Dovunque ci giriamo sono lì, presenti. Come un vento impetuoso da cui difendersi e ripararsi perché ti penetra nelle ossa, ti fa ammalare, ti scompiglia i capelli, porta via tutto, crea disordine. Come in una parabola discendente, quotidianamente va in scena uno spettacolo pregno di odio e di smania di potere: le tante guerre in atto, l’inflazione alle stelle, il divario sociale, la povertà crescente, fino all’aggressività agita in ogni ambito: sugli spalti di un campo di calcio di una qualsiasi periferia, in coda alla posta, al semaforo, nelle chat whatsapp dei genitori di scuola, tra adolescenti. E potrei continuare fino alla riunione di condominio o alle violenze dentro le mura domestiche.

Una brezza, in due volti

Eppure, nonostante tutto ciò, continua a soffiare coraggiosa e imperterrita, una brezza leggera, controcorrente. In questo tempo, mi sembra che, a livello nazionale, possa assumere il volto di due giovani, sulla cresta dell’onda.

Il cantante

Un cantante poco più che ventenne che, con semplicità e naturalezza, sta cantando la felicità, la gioia e la speranza. In un panorama dove sembra che faccia più rumore la tristezza ostentata, una vita carica di rabbia, il degrado delle periferie, la calamita dei soldi che servono a sfoggiare beni di lusso, un’estetica ribelle, compare questo viso pulito che canta semplicemente la bellezza.

Io voglio solo vivere / E piangere dal ridere / Il cielo sarà il limite / Se stai via dalla strada e via dai guai / Tu non guardare indietro mai e vai, uh-uh ”.

Alfa. Mi scappa un sorriso, lui probabilmente non ha pensato che il suo nome, quello della prima lettera dell’alfabeto greco, forse rappresenta la gentilezza silenziosa di un nuovo inizio. Un piccolo germoglio in uno scenario a tinte scure e preoccupanti. Un ragazzo che ha saputo coniugare due generazioni così lontane cantando ciò che le accomuna: i sogni della gioventù. “Sogna ragazzo sogna”.  Musica e sport, i due mondi di un giovane, quelli dei primi grandi sogni.

Lo sportivo

L’altro volto é proprio quello di un ragazzo che sta appassionando l’intera nazione al tennis. Attrae non solo per i suoi gesti tecnici, ma anche per i suoi gesti gentili: un ombrello tenuto, un arbitro non contestato, l’umiltà di chi fa la sua parte con sacrificio, impegno e dedizione. Sinner. Un atleta che non sceglie la via della polemica. Rivoluzionario. Sorrido di nuovo. Il suo cognome, invece, significa: il peccatore. Non le vince tutte le partite, sa di sbagliare, ma sa anche di valere. 

L’inizio e il peccatore

L’inizio e il peccatore. “Una storia che non ha nulla di nuovo a quanto pare” ci direbbe sorridente la Genesi. Con queste felici coincidenze penso che c’è davvero ancora speranza, che l’umanità non é spacciata, che ancora la brezza lieve, di cui il profeta Elia parla, passa ad accarezzare la nostra vita. Ancora una volta è l’Amore gentile e delicato che, senza far rumore o propaganda, ci mostra che un’altra strada è possibile. 

Fonte immagine: Meteoweek

Una risposta

  1. Una visione originale, sempre al di là del negativo che c’è, ma instancabilmente alla ricerca di Speranza. Ci fanno bene queste parole. Grazie.

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