Champagne,
fuochi e caviale serviranno fra qualche ora a Padova per dare l’addio all’anno
2007 e accogliere l’arrivo del nuovo anno. Che, si spera sempre, possa essere
migliore di quello che si saluta.
365 giorni
passati tra sole, cuore e amore. Giorni che troppe volte hanno visto la città
di Antenore in primo piano.
Basterebbe
l’archivio di Studio Aperto. L’anno di un muro eretto e smantellato: a cosa sia
servito è motivo valido per accogliere il 2008. L’anno del metrobus: arrivato –
deragliato – ri-tornato – pitturato: un sogno per alcuni, ossa fratturate per
altri, inutilità per altri ancora. L’anno della caccia alle prostitute – decise
ai saldi pur di non cedere – e del bracconaggio dei cacciatori di prostitute.
L’anno del sindaco Bitonci da Cittadella e Claudio Luca da Montegrotto Terme.
L’anno del maialino leghista  al pascolo su
terre poco fertili, dell’amore gridato e afono di un prete diverso, del V-day
di Beppe Grillo. L’anno di Roberto Benigni e del suo "TuttoDante", dei Rom che richiamano
la paura, degli incontri di ring a Palazzo Moroni. L’anno della Polizia di
Stato: unita nella morte di Raciti, decisa nella lotta alle nuove BR, esposta
nella custodia della legalità.
Ma anche
l’anno snobbato dai media. L’anno di 4 nuovi sacerdoti, impreziosito da vagiti
di neonati, rafforzato da scelte audaci. L’anno di Valentina e della sua Casa
Famiglia; di don Cesare e dei suoi 68 anni di sacerdozio; del primo vigile
arrivato da lontano. L’anno dei giovani: la vacanza stile
tintarella e ozio assoluto è roba passata. Non soddisfa più! O meglio: inizia a
stancare. L’ha annunciato Klaus Davi nella sua ricerca titolata provocatoriamente
"Gli invisibili", termine – denuncia
del modo in cui si parla dei giovani: perché o non se ne parla o se ne parla
male. Giovani infastiditi dal qualunquismo di Padoa Schioppa che, sbagliando
Costituzione, legge l’Italia come una Repubblica fondata sui bamboccioni.
Alle
parole di un ministro che evito volentieri, preferisco l’incipit profetico
della Gaudium et Spes: "Le gioie e le
speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto
e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze
e le angosce dei discepoli di Cristo e non vi è nulla di genuinamente umano che
non trovi eco nel loro cuore"
.
Anno di
storia. Profana e Sacra!
Anno di
Dio.

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