Ha la passione dell'imprevisto. È un Dio in agguato

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Nelle ultime settimane sono avvenuti molti fatti alle persone attorno a me. Mi hanno interrogata profondamente circa la solidità delle fondamenta della mia vita. Su quale roccia ho costruito in questi anni? Con quali strumenti? Su quali Parole? E se si scatenasse oggi una tempesta, crollerebbe tutto? “Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.” (Mt 7,24-25)
Le scienze dello sport dicono esista una “fase d’oro” in cui sia maggiormente possibile lavorare con risultati significativi sulle capacità coordinative. Dopo tale fase non é che non si possa metterci mano, semplicemente diventa più difficile ottenere risultati o miglioramenti così apprezzabili. Credo che lo stesso avvenga anche nella nostra vita. Ci sono dei periodi più fertili, adatti per età, situazione, conformazione mentale, in cui è bene vivere e affrontare determinate scelte e situazioni. Una raccolta di strumenti per poter poi gettare basi solide su cui costruire una vita che anche di fronte alle tempeste possa resistere e non crollare. La bellezza dell’esistenza e dell’umano, però, è che se anche perdessimo qualche treno e fossimo fuori tempo, se anche nessuno ci avesse mai dato questi strumenti per i più svariati motivi, se anche avessimo deciso di chiuderci ad ogni tipo di informazione in entrata, beh, il Cielo continuerebbe a regalarci opportunità perché vorrebbe vederci felici. C’è un Signore che ci ama a tal punto da non rassegnarsi di fronte alle nostre chiusure ma che continua a lanciarci ganci da afferrare, come quelle colorate code da prendere al volo alle sagre. A noi la libertà di afferrarle o meno. Proprio per questo mi ha colpito particolarmente la storia di Anna e Davide (due nomi di fantasia). Lei solare, giovane donna, felice come non mai perché prossima a convolare a nozze col suo Davide; lui, un giovane uomo, che a poche settimane da quel “Si” carico di Eternità, ha visto riempirsi di dubbi, paure, ansie, irrisolti, la sua vita e con quel coraggio che solo un vero uomo sa tirar fuori, non ha più potuto nascondersi e ha deciso di annullare il matrimonio. Agli occhi di molti un sonoro fallimento, agli occhi dei più vicini una ferita sanguinante, agli occhi della speranza: un’occasione. Quella santa angoscia che risveglia da un torpore, forse semplicemente perché nessuno ha mai detto a Davide di essere stato creato e pensato da sempre e per sempre per l’Eternità e la felicità, da un Padre che lo ama. Quella santa angoscia, occasione favorevole, per iniziare a guardare, nominare, abbracciare tanti limiti, fragilità, incapacità, per imparare ad amarle e ad amarsi come mai fino ad ora aveva avuto modo di fare e sperimentare. L’inizio di un cantiere edile di Salvezza. Probabilmente in ritardo e fuori tempo per molti, per sé, ma non per Dio. Nessuno toglierà a Davide la fatica di mettere mano alle ferite della sua storia, di farci pace, di ricostruire un rapporto con se stesso, con Anna e di costruirne uno nuovo di zecca con Dio, anche con la possibilità che tutto ciò sovverta ogni piano e ogni schema. Ma se avrà il coraggio di continuare a lasciarsi guardare, di lasciarsi amare dal Cielo e dagli uomini che silenziosamente lo stanno accompagnando, potrà costruire una nuova casa, più bella, luminosa, ma soprattutto più solida. Sta già dimostrando di voler combattere nella tempesta, di non voler scappare, e forse io al suo posto avrei recitato la parte dello struzzo pur di non deludere gli invitati a nozze, la mia famiglia, il mio futuro marito, pur di non farmi vedere così debole e bisognosa di aiuto. Una vera tempesta nella vita di questi due ragazzi ma anche una gran benedizione. La possibilità di costruire sulla roccia, nel cuore e nella loro storia personale e di coppia. Ci sarà sempre la fatica, la polvere e il disordine da cantiere al lavoro, ma aver finalmente ascoltato una Parola che salva sta facendo mettere nuove fondamenta ad una casa pronta a reggere anche le intemperie.

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