Perché affaticarsi? Oggi le mimose le troverai ovunque: ai semafori e
dalle parrucchiere, nella bottega del fornaio e del carpentiere, fuori dalla
chiesa, davanti alla discoteca, ai bordi delle strade. Per ricordarti che oggi è
la festa della donna! I Rotoli Sacri – custodi gelosi di mille volti
tratteggiati di femminilità – non coltivano mimose. E nemmeno regalano
l’appalto a qualche fioraio di passaggio: pennellano quadri solenni. Dal
giardino della Genesi alla città dell’Apocalisse è un continuo viaggio tra donne
innocenti e seduttrici, ispirate e audaci, fidanzate e mogli, concubine,
vedove, seduttrici, prostitute, bellissime, terribili, guerriere, ribelli,
ispirate, profetesse, misteriose, introvabili. Invidiabili nella loro bellezza!
Sono le donne di Dio: quasi altrettanto numerose degli uccelli tra le fronde
degli alberi. Le incroci all’inizio e alla fine. Porgono la luce a Dio, lo
guardano crescere, giocare e morire, poi lo risuscitano coi gesti semplici
dell’amore, gli stessi gesti dall’inizio del mondo: nelle caverne della
preistoria o nelle camere surriscaldate delle maternità poco cambia!
Ci son donne artificiali: sono bellissime e accattivanti, attraenti e
misteriose, appassionate e tentatrici. Muse ispiratrici! Peccato siano prodigi
della tecnica che quando i giornali di gossip smascherano appaiono nuvole
tristi di un cielo solo all’apparenza azzurro. Cementata con eye-liner, kajal e khol, matita, mascara e ombretto
(opaco, madreperlato, satinato), cipria, fald e polveri, fissatori, correttori e fondotinta…
anche la mia nonna sarebbe potuta scendere in lingerie dalla scalinata di
Trinità dei Monti. Ma non sarebbe stata così intrigante come pareva ai miei
occhi di bambino.
Ci son donne "acqua e sapone": le guardo e m’incantano.
La loro dolcezza ti conquista, il loro sguardo t’avvolge, la loro delicatezza
ti fa desiderare di proteggerle. La loro intelligenza femminile t’affascina e
ti commuove. La loro attenzione, la loro premura semplice e sincera, la loro
castità ti prende. Non le toccheresti neanche con un dito. Ti basta guardarle e
lasciarle libere d’essere così come sono! Sono troppo belle: i loro occhi ti
guardano, ma ti lasciano libero. La loro mano stringe la tua, ma non la
trattiene. Il loro amore t’avvolge, ma non ti chiude.
Come una Madonna di Raffaello!
Sto
scoprendo che Dio per umanizzare la terra si serve di don Marco: senza molto
riuscirci. Per umanizzare don Marco vuol servirsi della donna.
Nella
certezza che stavolta non fallirà!

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