Ha la passione dell'imprevisto. È un Dio in agguato

PapaImmacolata

Chi dice che il sole porta felicità, probabilmente non ha mai ballato sotto la pioggia. “Piove sempre quando qualcuno ti manca!” deve avere pensato il pilota Francesco quando, all’alba, ha visto scendere la pioggia sulla stanca città di Roma. La pioggia sembra essere il marchio di fabbrica delle sue dichiarazioni d’amore (pubbliche) al Cielo in tempo di pandemia: la pioggia c’era anche il 27 marzo quando, mettendo in ginocchio il mondo, avanzò come un gladiatore verso un Cristo-sfigurato dall’acquazzone. Strada bagnata la domenica in cui, solcando una strada fradicia e deserta, andò a bussare alla porta del Cristo di san Marcellino per chiedere lumi sul da-farsi mentre tutti dicevano “E’ finito il mondo”. Per qualcuno dormire mentre fuori piove è una delle forme più alte di eccitazione: per altri è la pioggia a rendere avvincenti le loro scorribande amorose. Guardandolo in foto, stamane il Papa sembrava un pilota spericolato sotto la pioggia: se nel mare infuria una tempesta, questa non sarà mai ragione sufficiente perchè il pescatore non vada al largo. Se nel mondo si scatena una pandemia, non è ragione sufficiente – per chi sa dove andare – per stare dentro casa. E’ uscito da solo, nel quasi anonimato cittadino, con passi felpati, cuore da guerriero. Poi, sceso dalla macchina, Le ha reso il gesto più bello: “Via tutti, voglio stare da solo un po’ con Lei!” avrà detto, o anche solo pensato, quando qualcuno voleva tenergli l’ombrello, trattandolo da star viziata. Da solo, invece, con Lei. L’ombrello non pesa: “Mi mancavi, Maria: il modo più bello per dirti che ti amo era quello di farmi trovare stamattina sotto casa tua!”. Non è fantasia la mia, è che funziona così con tutte le storie d’amore: dire “mi manchi” è bello, farsi trovare sotto-casa procura batticuore.
In mano ho uno fotografia di fortuna: “Si vede da come la guarda che è innamorato!” verrebbe da dire se, solo, lui non fosse il Papa e Lei la (ma)Donna. Oppure va detto proprio perchè lui è il Papa e Lei la Madonna. Ci sono giornate nelle quali, in casa, papà non basta, oppure desta un po’ di timore. Sono quelli i giorni nei quali si va dalla mamma, le si parla sottovoce, le si chiede una cortesia: “Quando vedi che papà è meno nervoso, gli potresti dire tu questa cosa, per cortesia mamma?” Perchè mamma sa come parlare a papà, perchè papà ad una richiesta della mamma è raro che le risponda male, soprattutto se c’è di mezzo il destino di un figlio. Chissà cosa Le avrà detto il pilota Jorge alla Donna bellissima: “Consultazioni in corso, segrete” risponde il Cielo quando si prova, anche solo di qualche millimetro, ad invadere la segretezza dei cuori, delle intimità, dei racconti. Giusto così, perchè nel cuore di un Papa abita un mondo intero di pensieri: dalla periferia, dal centro, da destra, da sinistra. Ha pensieri dappertutto questo pilota spericolato che, sulla pioggia, dimostra di saper accelerare come pochissimi: “Te li affido, Maria! Arriva tu dove non ci riesco io!” immagino Le abbia detto mentre, con il suo mazzo di fiori in mano, Le ha reso gli onori del cuore. Fiori che sono stati la risposta, non data, alle critiche di questi giorni: “Anche questa combina ‘sto Papa eretico: neanche dalla Madonna non va più quest’anno!” han scritto. “Troppo assembramento di cattiverie – sarà stato il suo pensiero – Stavolta ho bisogno di andare da solo per parlarle, senza nessuno attorno”. Detto, fatto: di sorpresa, col cuore, perchè all’amore non si programmano gli appostamenti.
Il pilota è innamorato, glielo si legge nello sguardo: «Gli amanti, quelli veri, non condividono un letto ma custodiscono un segreto» (P. Neruda). Di segreti la pioggia ne ha piena la memoria. Quando piove, poi, la città diventa ancora più bella di come lo è con il sole: l’acqua le accarezza il volto, ne trasfigura i lineamenti, l’addolcisce. Quando il cielo si fa plumbeo, c’è il fortissimo sospetto che Dio si vesta da poeta. Che la Madonna sia la sua calligrafia più bella: Rallegrati, bellissima che non sei altro! Le ripete sempre il Padre di suo Figlio, ch’è Padre di tutti e due. “Proteggi la mia famiglia, madonnina bella: tieni una mano sulla testa dei miei figli più discoli, aiutami a non andare fuori strada ma, soprattutto, raccomanda a tuo Figlio di portare ancor un po’ di pazienza”. L’avrà detto, non l’avrà detto: mi piace pensare che l’abbia detto. Con un pilota così alla guida, mentre accelera sul bagnato pensando alla sua Donna, viaggio sereno. M’addormento nella pace del cuore.

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