Uno sguardo prismatico sulla sofferenza

Messia e Servo sofferente. Che fatica farli stare assieme. Quasi impossibile, senza lo sguardo prismatico di Dio, capace di guardare, tramite la gloria, gioia e sofferenza assieme.
Credo. Resurrezione della carne

“Credo la resurrezione della carne”, diciamo. Ma ci crediamo davvero? Cosa intendiamo con questa espressione?
Dio in battaglia e il deserto che fiorisce

A volte, abbiamo come un sacro pudore di fronte alle metafore militari. Forse, però, si rivelano antidoto efficace per evitare di “anestetizzare” il vigore di una spada doppio taglio (cfr. Eb 4, 12, da Sal 149, 6) come è la Parola di Dio!
Brancolando nel buio

L’interrogativo sulla fede diventa azione. La compassione elimina ogni distanza. Il buio diventa luce, se il dito che gioca col fango è quello misericordioso del Foglio dell’Uomo.
Vedersi schiavi, per diventare figli

Da servi a figli Dalla radicale appartenenza a una stirpe, quale imprescindibile elemento di connotazione identitaria ad una figliolanza radicale, che ritrova, in Cristo, il Figlio di Dio, il compimento dell’attesa della fede di Abramo.In altre parole: “Figli di Abramo” è sufficiente per essere “figli del Padre”? La domenica di Abramo La III domenica di […]
Al pozzo di Sicar

Pur variando le letture che lo precedono, a seconda dei cicli di lettura, il rito ambrosiano mantiene fisso, nella II domenica di Quaresima, il lungo vangelo “della Samaritana”, che possiamo leggere al capitolo 4 del Vangelo di S. Giovanni. Cristo è “nome a di sopra di ogni altro nome”, in lui è possibile riporre la […]
L’ agone del combattimento

Quaresima: periodo penitenziale, per meglio amare. Tra segni e simboli d’autenticità.
La via del ritorno

Avvicinamento alla Quaresima Memore dei fasti antichi, il rito ambrosiano, che vedeva le domeniche precedenti la Quaresima (Quinquagesima, Sessuagesima e Settuagesima) innestate in uno spirito penitenziale, fa seguire, alla Domenica della Divina Clemenza, quella del Perdono. Prostituzione e idolatria La prima lettura, tratta dal libro del profeta Osea, ci conduce alla radice del peccato. La […]
Tra le macerie, il sorriso di Aala

Le persone non sono numeri. Sono tutti i loro legami, le relazioni: ce lo ricorda il sorriso di una bambina, estratta viva dalle macerie. Due sorelline, impaurite, spaventate, raggomitolate sotto le macerie, prima che i soccorritori potessero estrarle. A Idlib, in Siria, in uno dei tanti luoghi raggiunti dalla furia del terremoto.
Cristo, uomo vero

più ci convinciamo di non avere peccato, più esso si radica in noi, si avvinghia con persistenza alla nostra quotidianità, diventa non più un’occasione di peccato ma un modo di essere, di vivere e di pensare, fino a diventare come una malerba che infesta il giardino della nostra interiorità, inquinando la capacità della nostra coscienza di esaminarci rettamente. Essere anziani non è – automaticamente – sinonimo di saggezza.
Ogni anima aperta al soffio dello Spirito, può diventare alleato fecondo, nel cammino verso Dio.